Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770)



Martirio di Sant'Agata (1734-1737 circa)
Olio su tela, 350x170 cm
Basilica di Sant'Antonio, Padova

L'opera venne commissionata all'artista nel dicembre del 1734 è venne posta sull'altare della famiglia Buzaccarini dedicato alla santa, nel gennaio 1737. La pala suscitò l'entunsiasmo dei contemporanei per l'abilità con cui egli seppe rendere il tono drammatico della scena orchestrato attraverso l'abile concatenazione delle figure, facendo però emerge nel contempo la speranza della fede. Agata appare sofferente in volto ma serena nell'accettazione del martirio, come indicato dal gesto delle braccia, con lo sguardo rivolto in alto dove gli appare San Pietro che con un cenno della mano destra gli indica la gloria celeste che l'aspetta. Alla sua destra si erge la figura brutale del carnefice e più sotto una donna si copre il volto con la mano di fronte all'orrore che si sta consumando.